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Napoli, stalli e armadi lignei nella chiesa della Certosa di S. Martino

Date

15 giugno 2016

SCHEDA LAVORO

AUTORE:
Coro dei Conversi, stalli, Giovan Francesco d’Arezzo e Maestro Prospero
Sacrestia, armadi, Enrico di Utrecht, Lorenzo Ducha e Teodoro del Vogel

DATAZIONE:

Coro dei Conversi, inizi XVI secolo

Sacrestia, fine XVI secolo

UBICAZIONE:

Napoli, Certosa di San Martino, chiesa di San Giacomo

COMMITTENTE:

Soprintendenza per il Polo Museale di Napoli – Dott.ssa Maria Tamajo Contarini

IL PROBLEMA

In seguito al verificarsi di importanti deformazioni da imbarcamento sia sui pannelli degli armadi della Sacrestia, sia sui pannelli degli stalli nel coro dei conversi, nel settembre del 2003 iniziò un lungo periodo di monitoraggi, manutenzioni ed interventi pilota sui supporti.

In un primo momento, nel 2004, furono interessati entrambi gli ambienti. Dal 2005 al 2013 è stato possibile intervenire con le manutenzioni solo nella Sacrestia.

Il problema fondamentale era cercare di risalire alle cause di questi danni così importanti che si erano verificati dopo solo pochi anni dall’ultimo restauro architettonico.

IL METODO

La prima azione è stata di organizzare un monitoraggio ambientale nei due ambienti e in quelli vicini. Una società privata ha rilevato e registrato per un anno i dati del microclima ambientale, su indicazione e con la supervisione del capo laboratorio di fisica dell’ISCR, prof. Carlo Cacace.

I primi trattamenti di disinfestazione e di risanamento delle tarsie si sono svolti nel 2004.

Nel 2004 è stato fatto il rilevamento dello stato di conservazione di tutti i manufatti lignei della Sacrestia e del Coro dei Conversi, con fotografie, tavole tematiche e relazioni.

E’ stato eseguito anche un intervento di risanamento del supporto su quattro pannelli della sacrestia, quelli che avevano subito maggiori danni.

Durante questa fase di analisi e di interventi minimali si è compreso che il problema nasceva da un vecchio restauro in cui erano stati assottigliati i supporti originali e si erano incollati nuovi pannelli in noce in maniera non idonea.