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Roma, Domus Aurea, Criptoportico 19

Date

11 febbraio 2017

SCHEDA LAVORO

UBICAZIONE:
Roma, via della Domus Aurea

COMMITTENZA:
Soprintendenza Archeologica di Roma – Direzione Lavori e RUP, Dott.ssa Fedora Filippi
Direzione Operativa – Rest. Maria Bartoli

PERIODO DELL’INTERVENTO:
Novembre 2011 – Novembre 2012

IL PROBLEMA

Le pareti del criptoportico, lungo 60 metri c., sono alte oggi, all’imposta della volta, circa sei metri; si presentano intonacate con una malta pozzolanica di 3 cm di spessore stesa in un doppio strato. Il monitoraggio eseguito mediante la “bussatura” delle superfici ha evidenziato la presenza di una serie di cavità poste ad intervalli regolari, tamponate con una malta molto compatta di granulometria più fine di quella che compone i due strati pozzolanici.
Dal punto di vista conservativo gli intonaci delle pareti presentavano ampissime zone di distacco e, sostanzialmente, erano tenuti in sede dalla presenza di  numerosissimi chiodi e dai cordoli di cemento applicati nel corso di precedenti interventi. Alcune zone presentavano gravi problemi di mancanza di coesione delle malte mentre, soprattutto verso la parte finale (Sud), sono presenti strati di terre di scavo fortemente carbonatate, aderenti e coerenti agli strati d’intonaco.

IL METODO

L’intervento è stato mirato principalmente alla stabilizzazione degli intonaci ed alla pulitura dei depositi più superficiali e delle patine biologiche.
Ci siamo quindi limitati ad indagare ed osservare la pellicola pittorica, o meglio quelle porzioni di pellicola pittorica visibile perché non occultata da stratificazioni saline.
Nel corso dell’intervento si sono realizzati dei tasselli di pulitura in punti significativi ovvero dove lo spessore e la composizione delle croste di carbonati risultavano di maggior interesse tecnico e scientifico.